Le sostanze per- e polifluoroalchiliche (Per- and Polyfluoroalkyl Substances — PFAS) sono fra i composti chimici più rischiosi per la salubrità delle riserve d’acqua dolce e, di conseguenza, per la salute umana. Le innumerevoli applicazioni delle PFAS in prodotti d’uso quotidiano, così come nell’industria chimica e di trasformazione, rende tali composti indispensabili e, al tempo stesso, una costante minaccia per gli equilibri ecosistemici e la sopravvivenza dell’Uomo e di numerose specie animali.
Alle PFAS e alle iniziative adottate da vari organismi per contenerne i rischi abbiamo dedicato un dettagliato articolo dell’11 dicembre 2022, al quale senz’altro rimandiamo i lettori interessati ad approfondire molteplici aspetti tecnici e normativi, ma anche a considerare gli aggiornamenti qui presentati nel contesto più ampio di un percorso pluriennale.
Più di recente, a integrazione di analoghi provvedimenti finalizzati a contenere il rischio PFAS, la Commissione europea ha emanato la comunicazione C/2024/4910, Linee guida tecniche sui metodi d’analisi per il monitoraggio delle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) nelle acque destinate al consumo umano, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 7 agosto 2024. [1]
L’urgenza di adottare contromisure efficaci è avvalorata da nuove risultanze scientifiche, secondo cui non si può (più) escludere che le PFAS riescano a penetrare attraverso la cute e siano veicolate non solo da frutta e verdura, ma anche da fonti meno ovvie, come le discariche e le onde del mare.
Uno studio pubblicato nel giugno 2024 su Environment International da ricercatori dell’Università di Birmingham (Regno Unito) dimostra che le PFAS possono entrare nell’organismo umano anche per contatto, ossia attraverso la pelle, non soltanto per ingestione o inalazione, come ritenuto finora. [2]
Poiché diverse PFAS sono presenti nei cosmetici, negli abiti e in numerosi altri prodotti potenzialmente a contatto con la pelle, lo studio raccomanda un uso limitato nel tempo o l’adozione di materiali alternativi, già esistenti o da sviluppare promuovendo la ricerca scientifica.
Un altro studio, pubblicato congiuntamente dalle università australiane di Newcastle e Sidney nel numero di agosto 2024 del Journal of the Science of Food and Agriculture, prende in esame una cinquantina di prodotti ortofrutticoli fra i più consumati dagli australiani, alla ricerca di 30 tra le PFAS più comuni, fra cui PFOA (acido perfluoroottanoico), PFOS (acido perfluoroottansolfonico) e PFHxS (acido perfluoroesansolfonico). [3]
Un’ulteriore fonte di contaminazione è stata individuata in alcune discariche, nei cui “miasmi” è stato rilevato un pericoloso aerosol di microparticelle di PFAS in concentrazioni anche elevate, come evidenzia uno studio pubblicato nel giugno 2024 su Environmental Science & Technology Letters da ricercatori dell’Università della Florida di Gainesville. Lo studio associa simili livelli di contaminazione ai liquami percolanti, i quali, sfuggendo in alcuni casi ai filtri e alle barriere presenti nelle discariche, inevitabilmente raggiungono le falde acquifere sotterranee. [4]
Infine, le PFAS troverebbero un vettore inaspettato e insospettabile nel mare, nello specifico sia nell’aerosol prodotto dalle onde sia nel movimento generale delle acque marine, che riporterebbero a riva i pericolosi composti chimici sversati da industrie e discariche. A queste conclusione è giunta una ricerca condotta nell’Oceano Atlantico da ricercatori dell’Università di Stoccolma e pubblicata su Science Advances. [5]
[1] https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:C_202404910
[2] O. Ragnarsdóttir, M. A. Abdallah. “Dermal bioavailability of perfluoroalkyl substances using in vitro 3D human skin equivalent models.” Environment International, 188 (2024), 108772.
[3] S. Liu, L. Duan, F. Shi, G.M. Filippelli, R. Naidu. “Concentrations of per- and polyfluoroalkyl substances in vegetables from Sydney and Newcastle, Australia.” J Sci Food Agric, 104 (2024), 6667-6675.
[4] A.M. Lin, J.T. Thompson, J.P. Koelmel, Y. Liu, J.A. Bowden, T.G. Townsend. “Landfill Gas: A Major Pathway for Neutral Per- and Polyfluoroalkyl Substance (PFAS) Release.” Environmental Science & Technology Letters (2024), 11 (7) 730-737.
[5] S. Bo, J. H. Johansson, M. E. Salter, S. M. Blichner, I. T. Cousins. “Constraining global transport of perfluoroalkyl acids on sea spray aerosol using field measurements.” Science Advances (2024), 10, 14, 1026.