L’olio o grasso di palma è uno degli ingredienti maggiormente impiegati nelle industrie alimentari. La pianta ha un’ottima resa per ettaro ed il prodotto ottenuto, grazie alle sue proprietà chimico/fisiche ed al suo gusto neutro, risulta essere, sotto il punto di vista tecnologico, il migliore per macchinabilità ed applicazione.

L’alta domanda da parte del mercato di questa materia prima (con la quale si fanno margarine, creme, prodotti da forno, merendine, dolciumi, prodotti fritti e molto altro) ha spinto un grande numero di coltivatori e nazioni intere a disboscare le proprie foreste per coltivare la palma.

Il disboscamento di molte aree terrestri per la coltivazione della palma da inesorabilmente vita a problematiche quali il depauperamento della flora e fauna locale. In questo scenario non è raro imbattersi nello sfruttamento dei coltivatori locali.

Per affrontare il problema etico-ambientale diverse organizzazioni si sono riunite dando vita a numerosi associazioni a sostegno dell’olio di palma sostenibile. Tra queste ricordiamo il Round sustainable Palm Oil (RSPO) quale una fra le maggiori a carattere internazionale e tra le più organizzate nel proporre dell’olio di palma sostenibile ai propri iscritti.

Sempre secondo il RSPO, esistono 4 tipologie di olio di palma certificato:

1 Olio di palma ad identità preservata – “Identity Preserved”

Questa è la miglior certificazione disponibile a garanzia di un olio di palma sostenibile. L’olio di palma viene coltivato in campi controllati nel rispetto della sostenibilità, viene quindi raccolto e lavorato separatamente per poi essere inviato ai clienti richiedenti.  Tutto il processo è legato ad un numero che identifica prima la pianta e poi l’olio ricavato. Così facendo è possibile tracciare la materia prima per tutta la filiera, dalla coltivazione fino al prodotto finito. Per una garanzia totale l’olio di palma certificato “Identity Preserved” è sempre legato ad un unico produttore e ad un’unica zona di coltivazione.

2 Olio di palma segregato – “Segregated Palm Oil”

L’olio di palma segregato rappresenta una seconda certificazione meno onerosa rispetto all’Identity Preserved ma altrettanto importante a garanzia di un olio di palma sostenibile. L’unica differenza sta nella provenienza della materia prima da diversi campi coltivati in maniera sostenibile, e non da un singolo coltivatore. Ai diversi frutti raccolti viene quindi dato un numero identificativo che li seguirà fino alla trasformazione in olio di palma e alla successiva spedizione e vendita.

3 Olio di palma bilancio di massa – “Mass Balance Palm Oil”

Per olio di palma bilancio di massa, “Mass Balance Palm Oil“, si intende un olio di palma costituito da una parte sostenibile miscelata ad una parte non certificata. In pratica i frutti coltivati in modo sostenibile vengono miscelati in rapporto 1:1 con frutti non certificati. Il 50% del prodotto finito verrà definito “Mass Balance Palm Oil“, mentre il rimanente 50% verrà considerato normale olio di palma. Avendo miscelato insieme i frutti nel processo viene persa l’origine del prodotto certificato. Questa certificazione è per quelle aziende che, avendo meno budget a disposizione o non trovando olio di palma certificato e tracciato come il segregato (Segregated) o ad identità preservata (Identity Preserved), vogliono comunque destinare soldi al mercato sostenibile, ricevendo una certificazione sulla materia prima acquistata.

4 Acquisto di certificati a favore dell’olio di palma certificato – RSPO Credits / Book & Claim

Quest’ultima certificazione è la più economica, semplice ed immediata da impiegare, ma è anche quella che tutela meno l’ambiente. Tutte le aziende che comprano ed impiegano olio di palma possono acquistare dei certificati che permettono di considerare sostenibile l’olio di palma da acquistare o già acquistato. Di fatto è come se le aziende donassero del denaro all’associazione RSPO per promuovere la sostenibilità. Come ringraziamento l’associazione rilascerà un numero di certificati “usa e getta” in relazione alla somma donata (più denaro viene donato e più certificati si ricevono). Con questi certificati “usa e getta”, l’azienda donatrice potrà certificare l’olio di palma impiegato nei propri prodotti come sostenibile secondo il sistema Book & Claim. Per evitari frodi, ogni certificato è legato ad un certo numero di lotto per un quantitativo prefissato.

Grazie a questi 4 livelli di certificazione sostenere la produzione sostenibile di olio di palma è veramente alla portata di tutti i portafogli aziendali. Certificando il proprio olio di palma, le aziende possono realmente contribuire ad una maggiore sostenibilità del nostro pianeta, traendo vantaggio anche dalla pubblicizzazione del proprio prodotto come “sostenibile”.

Carmine Feliciano Milone
Tecnologo alimentare

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