Tutte le aziende che trattano alimenti di ogni genere in tutte le fasi di lavorazione, devono rispettare obbligatoriamente delle norme in merito ad igiene e sicurezza per non compromettere la salute del consumatore.
Purtroppo, è stato appurato che non sono pochi i titolari di aziende che non rispettano a 360° le normative imposte, ed ecco che dal mancato rispetto ne consegue una sanzione pecuniaria, talvolta anche molto salata.
In questo post infatti cercheremo di illustrare quali sono gli errori più comuni che i titolari commettono e le varie sanzioni a cui possono andare incontro.
1. Mancanza di pulizia all’interno del locale
Come spesso accade, lavorare gli alimenti in un luogo poco pulito e igienico può arrecare gravi danni alla salute pubblica.
A volte il titolare non se ne rende conto finché non accade l’evento.
Talvolta anche la mancanza di igiene nel personale è sottovalutata, ma questo è dovuto al fatto di un’insufficiente formazione in materia di igiene e salute.
La sanzione pecuniaria dunque, per la mancata osservanza di tali norme prevede un pagamento che parte minimo da 500€ di multa, ma che può arrivare a seconda della gravità, anche a 3.000€.
2. Presenza di lavabo a erogazione manuale
Un altro errore ricorrente è quello di introdurre all’interno di una cucina un lavabo a erogazione manuale, perché si rivela più economico rispetto ad un modello a pedale o a fotocellula.
Ma la legge ne vieta l’introduzione perché sussiste un alto rischio di contaminazione di batteri quando con le mani si toccano direttamente le valvole sia prima che dopo il lavaggio.
Questi batteri possono favorire l’insorgenza di infezioni, talvolta anche molto gravi.
Stessa cosa dicasi all’interno dei servizi igienici del personale in quanto occorre installarne uno non manuale.
Da non sottovalutare poi i bidoni per i rifiuti, in pratica vige lo stesso discorso: è necessario focalizzare l’attenzione su modelli basculanti o a pedale.
3. Altre accortezze in termini di igiene e sicurezza
L’ordine ha la sua valenza perché non solo si ottimizza l’organizzazione del lavoro, ma può apportare vantaggi di natura economica.
Un ambiente ordinato permette per esempio, di avere sotto controllo la scadenza degli alimenti.
Basta una piccola svista ed ecco che un ispettore sanitario giunto a controllare può multare il titolare d’azienda. L’importo varia dai 6.000€ ai 40.000€.
Particolare attenzione merita il manuale di autocontrollo con metodologia HACCP che bisogna assolutamente possedere e va realizzato su misura.
Se non si osserva tale normativa, la multa a cui si va incontro oscilla dai 1.000€ ai 6.000€.
Per poter essere in regola in materia di igiene e sicurezza sotto ogni punto di vista e non tralasciare nulla al caso, si consiglia di rivolgersi ad un consulente del settore alimentare qualificato, il quale, grazie alla professionalità e all’alta preparazione saprà dirigere il cliente nella giusta direzione, perché avrà la possibilità di conoscere in modo approfondito il regolamento e metterlo in pratica.